Marco Fileta Filiuli


Figlio del Sindaco dell'epoca Francesco Filiuli (1526)1, Marco nacque a Campagna agli inizi del XVI secolo. Noto medico chirurgo, prese il nome dallo zio, il quale gli tramandò non solo la passione per l'archeologia e per l’antiquariato, ma lo indirizzò verso il suo stesso percorso culturale e religioso.
Entrò in giovane età nello Studio Generale retto dai frati di San Bartolomeo, sito nel quartiere omonimo, dove più in là negli anni diventerà professore di lettere e filosofia2.
Nel corso dei suoi studi, ebbe come naturale propensione una visione patriottica, non solo verso la sua amata Campagna, ma anche verso la Nazione intera, preoccupato per le continue angherie che il suo popolo era costretto a subire a causa delle invasioni ed occupazioni dei popoli stranieri. Nel 1533 scrisse ad Alfonso II d'Este3 invitandolo a cacciare fuori gli invasori, una volta successo al trono, rendendosi pioniere e autenticando i sentimenti unitari del XIX secolo fino a quel periodo sconosciuti ai tanti e forse anche alla Penisola stessa.
Egli si fece ricordare principalmente per il ramo letterario, sua più grande passione. Infatti, insieme al De Nigris, fu fautore della prima stamperia del Principato Citra dove ora sorge Palazzo Tercasio, a cui si devono tante opere di assoluto spessore.
Altra opera e testimonianza meritevole che ci ha lasciato il Filiuli è la “famosa” pietra posta all'inizio del “Ponte Romano” sito in piazza Guerriero: si narra che nel 15604 durante le sue assidue ricerche archeologiche su tutto il territorio, nei pressi della frazione di Puglietta, trovò questa pietra, rudere dell'ex dogana ivi presente usata in passato da viandanti e commercianti provenienti principalmente dalle Puglie.
Suddetta lapide oggi è diventata uno dei simboli caratterizzanti della Città e la sua datazione è probabilmente del I secolo, riportando la seguente dicitura: “NAIVS SUCCESSUS AUGUSTALIS NUCERIAE MARCIA MARVAE CONIUGI ET SIBI CUM QVA VIXIT A.C. III”. L'epigrafe attesta la presenza sul territorio di templi dedicati all'Imperatore Augusto essendo Naio Successo (Naius Successus) suo ufficiale e sacerdote. Dalla pietra, ancora, si evince chiaramente la sua permanenza sul territorio insieme alla moglie Marcia.
Il Fileta Filiuli fu un grande campagnese e il suo sapere, la sua dedizione furono determinanti per il consolidamento di Campagna nel Mezzogiorno.
Entrò nel Regno dei Cieli nell'anno domini 1570.
Testo a cura di Cristian Viglione.
Revisioni: Francesco Pezzuti.

BIBLIOGRAFIA:
1. - Sindaci di Campagna - Wikipedia.
2. - Valentino Izzo - Raccontare Campagna...Le persone illustri. - VOL. P - pag. 36 - Anno 2005
3. - Valentino Izzo - Raccontare Campagna...Le persone illustri. - VOL. P - pag. 36 - Anno 2005
4. - Valentino Izzo - Raccontare Campagna...Le persone illustri. - VOL. P - pag. 37 - Anno 2005

 

 

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