Mons. Francesco Saverio Fontana.


Nacque a Gioia del Colle in provincia di Bari il 12 marzo del 1667.
Fu nominato vescovo della Diocesi di Campagna e Satriano il 17 settembre 1714 e, a differenza dei suoi predecessori, non volle risiedere nella sede di Sant'Angelo le Fratte, scegliendo fin da subito quella di Campagna come residenza fissa. Fu un vescovo premuroso e attento all'arte e gli arredi sacri, tant'è che nel 1720 in visita all'abbazia di Santa Maria La Nova - dopo essere venuto a conoscenza che molti secoli prima aveva vissuto il suo noviziato Sant’Antonino - e considerate le pessime condizioni in cui versava, la fece restaurare a proprie spese dotandola di preziosi arredi sacri. Nel 1772 terminati i lavori di ristrutturazione istituì la processione del Lunedì in Albis.
Le sue azioni di abbellimento dei nostri luoghi di culto continuarono e grande testimone ne é la cattedrale di Santa Maria della Pace con l'esecuzione di tele realizzate dal m° Paolo de Matteis1.
Dopo aver partecipato al Concilio di Trento, convocato dal papa Paolo III per adempiere alla nuove linee teologiche dettate, si adoperò nella costituzione e realizzazione del seminario. Il 12 luglio del 1722, l'Università Civica decise di donargli le tenute di Calvello e Carapiglia per assicurargli una rendita e poter mettere in atto le sue attività2.
Il 21 dicembre 1722, mons. Fontana emise la bolla d'erezione del seminario diocesano di Campagna, in accordo col Sindaco e gli eletti della città, istituendovi le cattedre di italiano, latino, greco, ebraico e quelle di scienze filosofiche, teologiche e matematiche3.
Tutto questo però non bastò, paradossalmente, a salvarlo da congiure e attacchi da parte del Capitolo e dai signorotti locali, tanto è vero che fu costretto a trasferirsi (quasi in esilio) nella residenza di Sant'Angelo le Fratte, destinazione scelta in memoria dei suoi predecessori. Ahimè anche qui andò in contro a problemi con il duca di Satriano, Pietro Laviano4, a causa di vari possedimenti e diritti usurpati dallo stesso ai danni dei beni della chiesa.
Queste vicende lo segnarono molto nei suoi anni di vita fino a quando morì nella suddetta sede il 30 settembre 1736.

Testo a cura di Cristian Viglione.
Revisioni: Francesco Pezzuti.

BIBLIOGRAFIA:
1. Valentino Izzo - Raccontare Campagna...Le persone illustri. Vol. P - Anno 2005
2. Valentino Izzo - Raccontare Campagna...Le persone illustri. Vol. P - Anno 2005
3. Valentino Izzo - Raccontare Campagna...Le persone illustri. Vol. P - Anno 2005
4. Valentino Izzo - Raccontare Campagna...Le persone illustri. Vol. P - Anno 2005

 

 

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