Chiesa della Madonna di Costantinopoli

Ubicata nella località di Oppidi-Varano questa chiesetta ha origini molto lontane e noi abbiamo stilato ben due versioni per provare a spiegarvele.
La prima vuole che un operaio durante i lavori per la costruzione di una via carrabile nell'odierna Oppidi, trovò per puro caso un quadro in stile bizantino raffigurante l'immagine di Santa Maria e, nel punto esatto del ritrovamento, gli abitanti costruirono una cappella in onore di quella Madonna.
La seconda, dopo attenti approfondimenti, ci pare quella più veritiera. Si narra che un appartenente alla famiglia Naymoli di Oppidi, monaco presso il monastero di Salerno di Sant'Agostino (attuale palazzo istituzionale della Provincia), sia il vero protagonista di questa storia.
All’epoca in quel monastero stavano svolgendo dei lavori di muratura e un manovale diretto verso la vicina spiaggia per prendere la sabbia di mare, rinvenne sotto il suo piccone qualcosa di solido. Fermatosi nell’udire quel rumore, scoprì con grande meraviglia un quadro, giunto fino a li probabilmente per un naufragio di una nave.
Ripulito si scoprì fosse l'effige della Madonna di Constantinopoli e in quel preciso momento le campane del convento iniziarono a suonare a festa da sole. I monaci con grande gioia, portarono subito la Sacra Immagine all'interno della struttura.
Il monaco campagnese, una volta giunto a Campagna dalla sua famiglia e colpito nell'animo da quanto accaduto, decise di dipingere sul muro esterno della loro abitazione la stessa opera che fu ritrovata poco prima a Salerno. Gli agostiniani di Campagna, saputo del prodigio, si attivarono fin da subito per farne uno anche loro nella chiesa dell'Annunziata, attigua al loro convento (l'odierno Palazzo di Città).
Con il passare del tempo, si volle realizzare una piccola edicola che inglobò l'immagine per preservarla certamente ma anche per permettere ai tanti viandanti di poter far sosta e dedicare voti e preghiere.
La costruzione, poi, fu ampliata nel 1937 per interessamento delle famiglie del posto.
L'attuale chiesetta, restaurata dopo il terremoto del 1980, presenta un altare maggiore in muratura con tre nicchie in una delle quali era sistemata la statua di Santa Lucia prima che venisse costruita la nuova chiesa ad essa dedicata nella località di Varano, mentre sulla parete di destra è affrescata l'immagine di Santa Maria di Constantinopoli e sopra l'ingresso si nota un pulpito ligneo dove molto probabilmente vi era presente un piccolo organo.

Testo a cura di Cristian Viglione.
Revisioni: Francesco Pezzuti.


BIBLIOGRAFIA:
1. Valentino Izzo - Raccontare Campagna...Le fabbriche religiose. - VOL. M - pag. 137 - anno 2004
2. Valentino Izzo - Raccontare Campagna...Le fabbriche religiose. - VOL. M - pag. 138 - anno 2004

 

 

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