Mons. Giulio Cesare Guarnieri


(Campagna, 1550 – Roma 1607)


Nacque a Campagna nel 1550 dal medico Luigi Guarnieri e da Cornelia De Riccardis, fratello di Francescantonio, Vincenzo, Giacomantonio e Ambrogio. Dei cinque fratelli solo Giacomantonio non ebbe vita monastica.
Dopo essersi specializzato in diritto canonico e civile, intraprese la carriera ecclesiastica divenendo prima Canonico e poi Primicerio del Capitolo della Cattedrale1.
Il 19 luglio 1591 fu eletto vescovo della nostra diocesi, dopo esser stato per anni vicario di Mons.Scarappi. Deceduto quest'ultimo e, un primo momento nominato Domenico Flaminio Roverelle (che rinunciò), si pensò di dare continuità pastorale dando al nostro compaesano il compito di guidare la diocesi, fregiandosi così dell'onore e dell'onere di essere stato l'unico campagnese a raggiungere questo traguardo.
Tale operazione si potette compiere, probabilmente, anche grazie all'amicizia di Mons. Marco Lauro, già stimato Segretario del Concilio di Trento, imparentato con il Guarnieri grazie al matrimonio tra la sorella del vescovo Tropeano e Giacomantanio, fratello di Giulio Cesare.
Divenuto capo della chiesa campagnese lavorò instancabilmente per consolidare e favorire la crescita morale della diocesi. L'11 giugno del 1593 fu fautore della rinascita della confraternita del SS. Nome di Dio e il 14 settembre 1593, in occasione del giorno dell'Adorazione della Croce, fu nominato primo priore.
Da sempre sostenitore della congregazione domenicana di San Bartolomeo, si prodigò molto per la sua crescita e il 15 gennaio 1594 ne approvò lo statuto lasciando finanche due suoi preziosi reliquiari: una spina della corona di Gesù, ancora oggi custodita, ed un frammento della Croce Santa.
Visse i suoi ultimi anni di vita con l'animo turbato a causa della morte improvvisa del nipote Luigi mentre era in viaggio con lui verso Roma. Morì nel 1607 e fu sepolto, per alcuni nella cattedrale di Santa Maria della Pace, per altri nella chiesa di Sant'Antonino nel quartiere di Zappino.

Testo a cura di Cristian Viglione.
Revisioni: Francesco Pezzuti.

BIBLIOGRAFIA:
1. Valentino Izzo - Raccontare Campagna...Le persone illustri. Vol. P - Anno 2005

 

 

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